“Consapevolezza è l’accettazione cosciente ed equilibrata dell’esperienza presente. Non è più complicato di così. È un aprirsi al momento presente per riceverlo, piacevole o spiacevole che sia, così com’è, senza afferrarlo per prenderlo, senza respingerlo per rifiutarlo.” – Sylvia Boorstein
Vivere l’esperienza presente. In questo momento della nostra storia è strano, difficile e spaventoso. Oggi, ognuno di noi si sente fragile, impaurito e impotente di fronte a questa emergenza.
La perdita della libertà, la separazione dai nostri cari, l’incertezza su cosa accadrà e sul futuro. Siamo tutti sulla stessa barca, siamo tutti vulnerabili, com’è normale che sia, di fronte a questo evento non normale. Questa situazione complessa ha portato a grandi modifiche ed alterazioni nella vita di ognuno di noi. Ma quindi… come gestire tutto questo?
Per prima cosa, segui le regole e le norme consigliate dal Ministero della Salute. Non è semplice, è vero, ma ognuno di noi può fare piccoli grandi azioni che, insieme, diventeranno qualcosa di ancora più grande. Disinfetta regolarmente le mani e tieni una buona distanza dagli altri… ma ricorda, stiamo parlando solo di distanza fisica!
Cerca di non esporti troppo alle informazioni. Sicuramente non è semplice: in questi giorni siamo bombardati da milioni di articoli, non sempre veritieri, che rischiano di aumentare ansie e paure. Leggere ogni articolo sull’argomento non ti aiuterà a ridurre l’ansia o a controllare la situazione, anzi… la alimenterà, con il rischio di rendere i pensieri difficili da tenere a bada.
Concentrati solo sulle cose che puoi controllare. Chiederti “cosa succederà in futuro?”, “come andrà l’economia?”, “perché il Governo gestisce così l’emergenza?” è normale, ma non è utile. Più ti concentri sulle cose fuori dal tuo controllo e più ti sentirai ansioso e senza speranza.
Non ti spaventare se noti dei cambiamenti in te, nel tuo comportamento o in quello di chi vive con te. Sono tutte reazioni normali, di persone normali, di fronte ad un evento non normale, improvviso, inaspettato. Cerca di “aiutare” il tuo cervello a mantenere dei punti fermi: conserva le tue solite abitudini, creane di nuove, mangia e dormi regolarmente senza modificare troppo i tuoi orari normali.
Fai un programma della giornata dividendola per fasce orarie, dandoti dei piccoli obiettivi e, magari, inserendo proprio quella cosa che non avevi mai tempo di fare. E non dimenticare di inserire il tempo per riposare!
Chiama un amico, o qualcuno di importante per te. Organizzare una cena o un aperitivo a distanza ti aiuterà a sentirti meno solo. E quando, invece, ti senti sopraffatto dalla convivenza forzata, prendi qualche minuto o qualche ora solo per te, per riuscire a sbollire un po’.
Fermati e lascia essere. È paradossale: in questo momento siamo obbligati a stare “fermi”, ma in realtà la nostra mente viaggia a mille e facciamo di tutto per “riempire” le nostre giornate. Fermati. Ascoltati. E scegli di allentare la presa.
Se senti di non farcela da solo e ti senti sopraffatto, chiedi un aiuto professionale. Conceditelo… anzi, regalatelo.
Oggi più che mai, ricorda che non sei solo.