Il nostro obiettivo principale, in quanto adulti come base sicura, deve essere il benessere dei nostri figli a 360 gradi. L’educazione sessuale può, ma soprattutto deve, far parte di questo. I figli devono sentire che casa è il posto giusto (ed un posto sicuro) per parlare dei propri dubbi.
Appare, quindi, centrale il nostro atteggiamento nei confronti dell’argomento.
E’ importante che il bambino senta che il genitore è aperto e disponibile al dialogo ed a rispondere alle curiosità, e che affronta l’argomento con naturalezza. Questo non renderà il sesso un tabù ed il bambino non lo vivrà come qualcosa di imbarazzante o “sporco”. Ciò, comunque, non significa pretendere che vostro figlio vi racconti per forza le sue esperienze sessuali. È fondamentale lasciare la libertà di potersi “confidare” come e quando si vuole. Essere gli alleati di chi è alle prime armi.
Quando ci ritroviamo ad affrontare l’argomento, sia che si tratti dei più piccoli o di adolescenti, prima di rispondere a qualsiasi curiosità, è bene domandare loro cosa sappiano relativamente a questo argomento, così da farsi un’idea generale sulle conoscenze in suo possesso e strutturare di conseguenza il dialogo. I bambini e gli adolescenti sanno molto di più sul sesso di quanto pensiamo. Anche senza averne mai parlato lo apprendono dal nostro linguaggio, dai programmi in tv, da internet… la chiave è, quindi, come noi trasmettiamo l’argomento!
E’ importante spiegare che nel sesso ci sono alcuni ingredienti fondamentali: fiducia e rispetto dell’altro. Condividere questi valori è la base per poi affrontare argomenti più complessi, come il sesso “sicuro”. L’apertura al dialogo e la libertà nel trattare l’argomento renderà più consapevoli i ragazzi di come il sesso possa essere un momento bello e di crescita, ma, allo stesso tempo, di grande responsabilità verso se stessi e verso l’altro.
Inoltre, come genitori non dobbiamo classificare i riferimenti sessuali come volgari se poi siamo i primi ad utilizzarli. Spesso, chi parla di sesso è poco disinvolto perché non sa quali parole usare o quale sia il momento migliore per poterlo fare. Entrano in gioco anche tabù e pregiudizi. Il linguaggio “scientifico” risulta indubbiamente rassicurante, ma poco coinvolgente per la giovane età. Va comunque insegnato per potersi riferire in maniera corretta agli organi genitali e al sesso vero e proprio. È utile, poi, utilizzare un lessico familiare. Spesso, infatti, ogni famiglia utilizza dei propri “nomignoli”. Anche questo aiuta a rendere il sesso meno tabù.
Ricorda poi che spesso da genitori si trattano argomenti con i nostri figli che conosciamo appena, ma con una maggiore disinvoltura… in quanto adulto il sesso è un argomento che conosci. Quindi, perché essere impacciati e non prendere in mano la situazione?
Una buona educazione sessuale è la chiave per un’appagante (e consapevole) vita sessuale.